Cosa scrivere nella pagina ‘Chi sono’ di un sito olistico: senza vantarti, ma con coraggio. 5 indicazioni preziose.
- Stella Maris Palio
- 30 giu
- Tempo di lettura: 2 min
La pagina “Chi sono” è una delle più difficili da scrivere nel tuo sito.
Non per mancanza di contenuti, ma perché tocca qualcosa di profondo: parlare di sé in modo autentico, senza sembrare né troppo egocentricə né troppo timidi.
Eppure è una delle pagine più lette.
È lì che le persone decidono se fidarsi, se sentirsi in sintonia, se affidarsi a te.
E allora: come si fa a scrivere una “Chi sono” che ti rappresenta davvero?
Ecco 5 indicazioni (umane, energetiche e strategiche).
1. Non iniziare dall’etichetta, inizia dalla relazione
Le persone vogliono sapere che tipo di energia incontreranno.
Non sei solo “naturopata”, “coach” o “consulente”. Sei una persona con un sentire, un percorso, un approccio.
Puoi iniziare raccontando cosa ti ha portato qui: cosa ti ha ispirato, quale svolta hai vissuto, perché fai quello che fai.
2. Racconta il tuo “perché”
Il tuo “perché” è spesso ciò che tocca il cuore di chi ti legge.
Non servono frasi da effetto. Serve verità.
Cosa ti muove? Cosa ti emoziona del tuo lavoro? Cosa vuoi portare nel mondo, anche nel tuo piccolo?
Chi legge deve poter sentire: “Questa persona ha qualcosa da dire. Ha vissuto. Mi capisce.”

3. Parla delle tue competenze, ma con calore
Non devi nasconderti. Anzi: è importante che chi ti legge capisca che sei preparatə. Ma evita l’elenco freddo di titoli e corsi. Inseriscili dentro al racconto.
Dai un senso al percorso.
Hai studiato con maestri importanti? Bene.
Spiega come questo ha trasformato il tuo modo di lavorare. Hai fatto esperienze non convenzionali? Racconta cosa ti hanno insegnato.
4. Scrivi come se stessi parlando a una persona vera
Scegli un tono umano, semplice, vicino a come parli davvero.
Chi lavora con la relazione d’aiuto, con l’anima o con l’arte non ha bisogno di linguaggio da brochure aziendale. Servono parole che accolgono.
Immagina che stai scrivendo a una persona che ti è cara, che ha bisogno di quello che offri. Cosa le diresti per rassicurarla, ispirarla, farle capire che sei la persona giusta?
5. Chiudi con invito e presenza
Una buona “Chi sono” non si chiude con un punto.
Si chiude con una mano tesa.
Può essere una frase che apre, un invito a contattarti, una call to action gentile del tipo:
Se ti risuona ciò che hai letto, sarò felice di conoscerti.
Se senti che il mio approccio può aiutarti, scrivimi.
Qui trovi come possiamo lavorare insieme.

La pagina “Chi sono” non è un curriculum.
È un atto di presenza. È lo spazio dove ti presenti, non ti promuovi.
Dove mostri, senza dimostrare.
E il coraggio non sta nel dire quanto sei bravə, ma nel far percepire la tua interiorità.
Se vuoi che ti aiuti a scrivere la tua, posso accompagnarti. Come quando racconti che hai scelto di cambiare vita dopo una crisi personale, oppure che quel metodo che usi l’hai prima sperimentato su di te. È quel tipo di verità che tocca, che apre cuori — non quella che impressiona.
Se vuoi che ti aiuti a scrivere la tua, posso accompagnarti. In modo professionale, ma anche empatico. Perché la tua voce merita di essere ascoltata.
E nel web, tutto parte da lì.
Ti offro una consulenza gratuita per conoscerci e parlare dei tuoi progetti.
SMP.
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